Dott.ssa Laura De Fusco
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Dott.ssa Laura De Fusco

Crisi economica, disoccupazione, scadenze, disastri naturali. Siamo letteralmente bombardati da notizie che non fanno altro che creare tensione ed incertezza nella nostra vita. Come se non bastasse, i nostri innumerevoli impegni quotidiani aggiungono stress allo stress, e per noi diventa praticamente impossibile rilassarsi.

 Le preoccupazioni ci divorano giorno dopo giorno, ormai siamo talmente abituati ad essere nervosi ed ansiosi, che non ce ne rendiamo nemmeno più conto.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di imparare a rilassarci. Sono cinque i passi fondamentali per rilassarsi senza una particolare tecnica:

1.    Prendi consapevolezza della tua ansia

2.    Respira

 Il respiro è la nostra vera arma segreta contro preoccupazioni e stress.

Quando siamo nervosi e preoccupati tendiamo a respirare in modo superficiale (respiriamo con la parte alta dei nostri polmoni) e con maggiore frequenza. Al contrario, quando siamo rilassati il nostro respiro rallenta e diventa più profondo. La prossima volta che ti sentirai nervoso, prova a riprendere il controllo del tuo respiro: inizia a respirare in modo ritmico, contando nella tua mente; ma soprattutto impara a respirare con il tuo addome, ovvero adotta una respirazione diaframmatica

3.    Utilizza pensieri rilassanti

4.    Mettiti in azione

        5.    Migliora il tuo sonno

Le tecniche di rilassamento sono molteplici, compito del terapeuta è di adattarle alla persona che ha di fronte, secondo le sue caratteristiche e le sue preferenze. Ognuno di noi agisce, pensa e sente usando “canali” comunicativi ed espressivi diversi, o più semplicemente ha una spiccata preferenza per uno dei cinque sensi, il cosiddetto canale primario. I canali possono essere visivo, uditivo, cinestesico. Quest’ultima parolona deriva dal greco kinesis (movimento) e raggruppa le persone che hanno una predisposizione al canale tattile, olfattivo e/o gustativo, ossia le dinamiche (movimento) di contatto tra persone, gli oggetti, il cibo, gli odori.

Sei visivo, uditivo, cinestesico ?

Il preferire un canale o l’altro,cambia il modo di:

  • esprimersi, scegliere le parole ed i verbi, modulare la voce
  • gesticolare, muovere gli occhi e comunicare con il corpo
  • respirare
  • memorizzare le cose e quindi apprendere
  • e soprattutto….RILASSARSI

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Canale visivo:

La persona visuale si concentra sull’osservazione visiva del mondo esterno, ovviamente è attirata dalle immagini e dall’esteriorità.Ama immaginare, progettare. Al suo interno “visualizza” i concetti e crea e memorizza immagini interiori:ad esempio un bel panorama o paesaggio.




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Canale uditivo:

La persona uditiva si concentra sul suono e sulla parola, è attratta dai suoni, dai rumori, dai ritmi.
Ama il dialogo e la discussione.  Al suo interno tende a collegare i concetti a suoni e a discorsi: ad esempio il suono delle onde.


 

 

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Canale cinestesico:

La persona cinestesica si concentra sulle sensazioni corporee (caldo, freddo, liscio, ruvido, dolce, aspro, profumi). Ama la manualità e costruire fisicamente. Al suo interno rappresenta e memorizza i concetti come sensazioni fisiche: la sensazione della sabbia sotto i piedi, il sapore dell’acqua salata, etc…

 


Una volta capito il proprio canale sensoriale, è possibile scegliere tra diverse tecniche di rilassamento:

·         TRAINING AUTOGENO

Il training autogeno è un metodo di aiuto psicosomatico elaborato dallo studioso di origine berlinese J.H. Schultz e dal suo stesso fondatore definita come un “metodo di autodistensione da concentrazione psichica. Il T.A., acronimo con cui tale tecnica viene ormai usualmente indicata, se praticato correttamente e costantemente, può consentire di raggiungere un’autosuggestione ed un addestramento al cambiamento psicofisico, migliora il contatto con se stessi e rappresenta una risorsa dalle immense potenzialità per aiutare la mente sia a migliorare le quotidiane performances che ad alleviare disagi psicosomatici di vario tipo: controllo dello stress, gestione delle emozioni. nella cura di ansia, insonnia, emicrania, asma, ipertensione, attacchi di panico e in tutte quelle patologie dove l'aspetto psicosomatico è rilevante.

·         RILASSAMENTO MUSCOLARE PROGRESSIVO

Ideato negli anni trenta dal medico e psicofisiologo statunitense Edmund Jacobson, nasce dalla volontà di sciogliere rapidamente stati di tensione, di ansia o di stress ed è indicata anche per le persone che non riescono a praticare il rilassamento autogeno, la meditazione o altre tecniche. Si basa sul rapporto reciproco tra tensione psichica e muscolare e consiste in esercizi in cui una fase di contrazione di un gruppo muscolare è seguita da una fase di distensione, più lunga della precedente. La concentrazione sul rilassamento dei muscoli, la sensazione di allentamento della tensione induce un progressivo stato di calma. Abbinamento di esercizi di contrazione-decontrazione muscolare ed esercizi respiratori. Usata per favorire il benessere dell’individuo, in vari ambiti, dalla riabilitazione post traumatica o post infarto, alla prevenzione degli stati ansiosi e affini.

·         MINDFULNESS

La Mindfulness è uno stato mentale,“una modalità dell' essere, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al presente di essere com'è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in questo presente” (Teasdale).

Questo modo di essere può offrire un luogo di sicurezza e pace, ”una base sicura”. Il termine mindfulness fa riferimento alla consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell'esperienza momento per momento: a) con intenzione b) nel presente c) in modo non giudicante (Jon Kabat-Zinn). La mente minful è in grado di "contenere" tensione, stress e sofferenza.

·         IPNOSI RELAX

Lontana dalla perdita di controllo come viene classicamente intesa, l’ipnosi può essere utilizzata come strumento di rilassamento profondo, imparando a liberare il proprio emisfero cerebrale destro (sede della nostra parte migliore, dell'emotività e della creatività), allentando volontariamente il controllo dell’emisfero sinistro (quello della razionalità e della sorveglianza più vigile).

Le applicazioni pratiche del raggiungimento di questo stato modificato di coscienza sono attualmente molte:

▬  il controllo del dolore

  l’applicazione sportiva, per migliorare e stabilizzare le prestazioni dell’atleta

  l'area educativa, per incrementare e perfezionare la memoria e l'apprendimento

  il campo creativo, per stimolare la creatività